Diplomati IeFp, ecco il report sugli esiti occupazionali
Quali gli esiti occupazionali dei ragazzi e ragazze qualificati e diplomati nelle scuole IeFp della Città metropolitana di Milano? L’Osservatorio del Mercato del Lavoro, incrociando i dati in suo possesso, ha presentato un pionieristico studio di approfondimento.
Lo studio è frutto del lavoro di tesi triennale di Irene Occhipinti, laureata il 23 luglio scorso all’Università Statale di Milano in International Politics, Law & Economics, “Migration Integration in Employement: a Comprehensive View of Milanese Workers Using Administration Data” e stagista all’ufficio Statistica con correlatore Livio Lo Verso, responsabile dell’Osservatorio Mercato del Lavoro.
Da qui il report “L’efficacia dei programmi IeFP nella transizione scuola-lavoro”, che ha considerato la transizione scuola-lavoro di 7.436 studenti e studentesse che hanno concluso i corsi erogati dai CFP nell’area metropolitana milanese tra il 2023 (il 29% del totale) e il 2024 (il restante 71%). Nei due anni in questione il 56% del totale ha conseguito la qualifica triennale EQF III, per il 44% ha raggiunto, attraverso un quarto anno di frequenza, il diploma professionale di IV livello EQF.
Sono stati scandagliati 19 indirizzi diversi: servizi di cucina, ristorazione e bar, beauty & benessere, e riparazione dei veicoli a motore quelli più frequentati, ma per via del modello statistico utilizzato sono stati considerati solo i corsi con almeno 100 diplomati.
La platea di indagine è risultata costituita da giovani d’età 16-19 anni, per il 65% maschi, per il 75% italiani e il 25% stranieri. Il 78% non aveva esperienza lavorativa pregressa alla formazione. Ebbene, entro il marzo 2025 il 42% dei diplomati/qualificati nel biennio precedente aveva trovato lavoro, per il 63% andando a ricoprire un ruolo coerente con la propria formazione professionale.
Il contratto di assunzione più applicato è quello di apprendistato (37%), seguito dal tempo determinato (27%) e da stage (11%). Per il 56% si tratta di un’occupazione full time. La durata media di disoccupazione tra la conclusione del ciclo di formazione e l’assunzione è stata di 4-6 mesi.
Lo studio, applicando un modello Logit multinominale, ha rilevato che in generale le donne rispetto agli uomini hanno in media 3,3% di probabilità in meno di trovare lavoro. I “tecnici” (i diplomati EQF IV) l’8,8% in più rispetto agli “operatori” (EQF III), in particolare nei settori servizi di cucina, ristorazione e bar, benessere, riparazione veicoli a motore, servizi di impresa e meccanica.
Oltre al possesso di un diploma quadriennale, anche l’esperienza lavorativa pregressa incide in maniera significativa, alzando le probabilità di assunzione del 5,7%. Questo vale in generale sempre, ma specialmente per gli aspiranti meccanici (sia d’autofficina, sia di industria metalmeccanica), elettricisti, informatici e termoidraulici.
Tornando al gap di genere che in generale penalizza le giovani diplomate che si affacciano al mondo del lavoro, va detto che si rileva non solo nei settori tecnico meccanici tradizionalmente maschili, ma anche, ultimamente, in quello del beauty (parrucchiere, este iste). Una tendenza correlata in parte a un dato di fatto: le iscrizioni dei ragazzi ai corsi IeFP Beauty&Welness stanno registrando un incremento esponenziale, solo in parte spiegato dal diffondersi del fenomeno dei
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