Rapporto territoriale 2024

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Le dinamiche
degli eventi lavorativi
nei territori lombardi

Pubblicato il "Rapporto Territoriale 2024", primo frutto editoriale della comunità di lavoro costituitasi tra i referenti degli osservatori del mercato del lavoro delle diverse province lombarde e di Città metropolitana, sotto l'egida di Regione Lombardia. 

Il percorso avviato nel dicembre 2022 (con la DGR n.XI/7722) prospettava un sistema federato degli osservatori provinciali, capace di offrire una visione regionale complessiva, ma anche di garantire analisi dettagliate a livello locale, che tenessero conto delle specifiche peculiarità territoriali. Si trattava di integrare istituzioni, tecnologie, risorse umane e processi per mettere a fattor comune i dati sull'occupazione raccolti nella nuova piattaforma regionale (SI.STA.L 2.0) e restituire informazioni utili alla programmazione delle politiche del lavoro. 

Il rapporto territoriale intende fornire una lettura complessiva del quadro regionale come risultato degli eventi a livello di singola provincia. Gli eventi del lavoro sono analizzati sia nel breve periodo (ultimo anno e mezzo), sia tentando di restituire una panoramica dell'andamento dei saldi del mercato del lavoro in un periodo più esteso. Peraltro entrambi gli affondi sono affidati all'Osservatorio di Città metropolitana, con  Livio Lo Verso che firma l'excursus storico dal 2017 a giugno 2024 e Andrea Oldrini che misura la dinamica occupazionale attraverso gli eventi 2023-2024, coordinando i contributi dei colleghi degli osservatori provinciali.

Dall'analisi risulta una significativa differenza tra i contributi delle singole province all'incremento complessivo occupazionale regionale nel periodo post pandemico (+28,2% rispetto al triennio precedente). Milano consolida il proprio ruolo trainante, incrementato dal 45% al 53% la propria quota di partecipazione alla crescita. Al contrario, alcune province storicamente industrializzate, come Varese, Como, Bergamo e Brescia, hanno registrato una leggera contrazione. Tale dinamica potrebbe essere riconducibile a una riconfigurazione del tessuto produttivo locale, con una possibile perdita di competitività in alcuni comparti tradizionali del settore manifatturiero e una difficoltà a diversificare le proprie attività economiche. Fa eccezione a questo trend la provincia di Sondrio, che ha incrementato il proprio peso relativo. Un risultato presumibilmente correlato a specifici fattori locali, come lo sviluppo del settore turistico o l'attrazione di nuove imprese grazie alla organizzazione delle Olimpiadi 2026.

Anche il Comune di Milano ha dimostrato una notevole capacità di attrarre nuove attività economiche e generare occupazione. La ripresa post-pandemica è stata particolarmente dinamica, con un trend di crescita occupazionale che si è consolidato già a partire dai primi mesi successivi al lockdown, sostenuto da settori strategici come l'industria televisiva, l'organizzazione di eventi e il terziario avanzato. Ha senz'altro contribuito la capacità di Milano di attrarre investimenti, talenti e innovazione, confermando il proprio ruolo di hub economico e finanziario a livello nazionale e internazionale. Tuttavia, a partire dal primo semestre del 2024, si è registrato un rallentamento della crescita, imputabile a fattori esogeni quali l'incertezza geopolitica, l'aumento dei costi energetici e l'inflazione, che hanno pesato sull'economia globale e, di conseguenza, anche sul tessuto produttivo milanese.

Obiettivo dichiarato del Rapporto è quello di porre le basi per future analisi di approfondimento, offrendo in prima battuta un solido contesto generale che consenta di comprendere meglio le dinamiche del mercato del lavoro in Lombardia e di indagare le diverse geografie sociali ed economiche del suo territorio.

Scarica il Rapporto in formato PDF (5.178 KB)

Ultimo aggiornamento: Tue Feb 18 16:51:46 CET 2025
Data creazione: Mon Feb 17 11:21:41 CET 2025