IN–LAV Azione integrata per l’occupabilità delle persone vulnerabili

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Ambito

Il progetto è realizzato negli ambiti territoriali di Rho e Garbagnate Milanese (ente capofila Asc Comuni Insieme).

Durata

14/07/2020 – 31/12/2021

Analisi del contesto Territoriale

Il profilo dell’utenza oggetto di queste misure di inclusione nel tempo si è modificato: se inizialmente vi era una netta prevalenza di nuclei famigliari con figli minori, ad oggi i nuclei unipersonali over 30 costituiscono all’incirca la metà del target del RdC. Tale dato evidenzia la ridotta possibilità di ingaggio di giovani nella fascia under 30 non impegnati in percorsi formativi e lavorativi ed in situazione di isolamento sociale. 

Sul territorio del Garbagnatese, i CPS territoriali sono enti segnalanti considerati a tutti gli effetti partner del servizio aziendale che si occupa di inserimento lavorativo di persone con certificazione di invalidità e persone particolarmente fragili.

Risulta evidente che il disagio psichico, in particolare, abbia necessità dell’attivazione di un processo particolarmente complesso che non può essere focalizzato solo sull’occupazione.

Obiettivi 

Il Progetto ha come obiettivo lo sviluppo di interventi a favore di target in condizioni di fragilità che, per diversi motivi, oggi presentano una “platea critica” ai fini del raggiungimento degli obiettivi di inclusione.

Azione Giovani. 

  • Per questo target il progetto prevede l’organizzazione e la realizzazione di interventi volti a preparare, sostenere e accompagnare percorsi di inclusione socio-lavorativa di soggetti giovani in condizione di vulnerabilità e disagio sociale. Nello specifico, si intende lavorare sul target di giovani nella fascia under 30, sia sul fronte preventivo, sia sul fronte riparativo, sviluppando una modalità di lavoro orientata all’ingaggio del target che gravita fuori dai servizi sociali e/o specialistici, sviluppando la piena collaborazione con la rete del tessuto sociale in grado di far leva sulle relazioni di prossimità e la messa in rete delle risorse e delle esperienze esistenti ed operanti nel territorio.

Azione Disagio Psichico. 

  • Per questo secondo target invece il progetto ha come obiettivo quello di realizzare interventi volti ad individuare una visione integrata socio-sanitaria, per accompagnare utenti fragili e vulnerabili con patologia psichiatrica, all’acquisizione dei prerequisiti di base, per l’attuazione di percorsi socio – lavorativi, lavorando sul confronto e la condivisione del punto di vista sanitario, terapeutico, con quello relativo alle istanze richieste dal mondo del lavoro, attuando una modalità di intervento modellata sui bisogni specifici espressi dal target.

    Si intende dar vita a laboratori costituiti da piccoli gruppi di persone, che al momento della segnalazione, risultano carenti delle competenze minime richieste per l’inserimento all’interno delle realtà lavorative.

Risultati attesi

Quanto ai risultati attesi per l'Azione Giovani si prevede di:

  • agganciare almeno n° 30 giovani
  • attivare n° 30 moduli di tirocinio
  • coinvolgere almeno n° 10 nuclei familiari
  • riconoscere almeno n° 10 attestazioni/certificazioni specifiche
  • individuare almeno n° 5 tipologie diverse di aziende ospitanti

Quanto ai risultati attesi per l'Azione Disagio Psichico si prevede di:

  • agganciare 15 persone con patologia psichiatrica
  • attivare 3 laboratori
  • attivare 15 tirocini di inclusione sociale
  • produrre un protocollo socio – sanitario come documento riconosciuto dal territorio di entrambi gli ambiti e dall’ASST Rhodense

Target 

Il progetto focalizza gli interventi di inclusione attiva su due target specifici:

  • i giovani under 30 in condizione di vulnerabilità, a rischio di isolamento sociale e disoccupati
  • le persone fragili con patologie psichiatriche, che hanno necessità dell’acquisizione dei prerequisiti necessari, per una possibile futura presa in carico da parte dei servizi di accompagnamento al lavoro

Attività 

Azione Giovani

1° fase: RicercAzione, il territorio

  • Creazione di una scheda per raccogliere le informazioni veicolate dalle realtà territoriali sul target da utilizzare nel focus group.
  • Incontro di presentazione del progetto con le realtà territoriali e focus group.
  • Colloqui individuali con potenziali destinatari dell'intervento.
  • Colloqui individuali con i familiari.

2° fase: L'aggancio e L'ingaggio

  • Colloqui individuali per la progettazione.
  • Avvio incontri di gruppo denominato "Laboratorio dei talenti scoperti" finalizzato a comprendere le attitudini pratiche dei beneficiari, attraverso prove concrete all’interno delle quali viene privilegiato "il fare" come strumento espressivo delle proprie capacità e potenzialità.
  • Avvio incontri di gruppo dei familiari denominato "Lo spazio possibile", finalizzato a offrire gli strumenti per poter essere di supporto rispetto al percorso intrapreso dai propri figli/familiari.

3° fase: l'esperienza

  • Corso di formazione.
  • Tirocinio extracurriculare c/o aziende.
  • Supporto alla ricerca attiva del lavoro.
  • Attività risocializzanti.

Azione Disagio Psichico

1° fase: Condivisione delle linee guida operative

  • Costituzione equipe multidisciplinare
  • Creazione scheda di segnalazione (definizione dei criteri di ingresso ai laboratori), individuazione e condivisione dei prerequisiti di base lavorativi che rappresenteranno l’obiettivo da raggiungere, scheda di valutazione (definizione dei criteri e delle aree da valutare)
  • definizione delle linee giuda operative socio - sanitarie

2° fase: Gruppi e laboratori

 

  • Colloqui individuali e di gruppo per la presentazione del progetto
  • Definizione dei gruppi
  • Creazione dei laboratori e avvio dei tirocini finalizzati all’inclusione

3° fase: Valutazione, protocollo

  • Monitoraggio, verifica e valutazione dei percorsi
  • Restituzione individuale e di gruppo dell’esito del laboratorio
  • Valutazione dei possibili sbocchi
  • Elaborazione di un protocollo condiviso

Partenariato

AsC Comuni insieme: capofila del progetto, e per il territorio del bollatese con ruolo di coordinamento e gestore del servizio Nucleo Inserimenti Lavorativi (ad eccezione del Comune di Paderno) a cui è in capo l’individuazione del target, la sua valutazione, la definizione del progetto di inclusione ed il monitoraggio, in collaborazione con il personale dell’Asst. Comuni Insieme è inoltre soggetto capofila del Piano di zona degli 8 comuni del distretto di Garbagnate Milanese (Baranzate, Bollate, Cesate, Garbagnate M., Novate M., Paderno D., Senago e Solaro).

AsC Sercop: con ruolo di coordinamento per il rhodense. Sercop è anche capofila del piano di zona dei 9 comuni del rhodense (Arese, Cornaredo, Lainate, Pero, PoglianoM., Pregnana M., Rho, Settimo M., Vanzago)

A&i: gestore Nucleo Inserimenti lavorativi del rhodense

Comune di Paderno Dugnano: titolare del Nucleo di Inserimenti Lavorativi del comune

Ozanam Cooperativa Sociale di Solidarietà, Cooperativa Il Grillo Parlante, Fabbrica dei Segni Cooperativa sociale: in qualità di enti ospitante per l’attivazione dei tirocini di inclusione sociale per target psichiatrico. Mettono a disposizione il personale educativo per l’accompagnamento al percorso

Asst Rhodense: soggetto istituzionale con responsabilità sulla presa in carico sanitaria del target di progetto, coinvolto nella valutazione, progettazione e monitoraggio dei casi

Città Metropolitana di Milano: referente del programma e coordinatore dell’azione di monitoraggio e valutazione. 

Governance

La Rete del progetto si compone dei soggetti che hanno aderito alla Rete di Programma, un network a cui afferiscono competenze e conoscenze relativa a diversi ambiti d’azione (servizi sociali, sanitari, per il lavoro, educativi e formativi) e di cui fanno parte diverse realtà (enti pubblici, soggetti del Terzo settore, realtà private) di tutto il territorio di Città Metropolitana.

La rete ha quindi una funzione di supporto rispetto al partenariato di progetto, in cui sono ricompresi le organizzazioni direttamente coinvolte nell’implementazione delle azioni.

La presenza del Settore Politiche di Città Metropolitana, in quanto soggetto istituzionale, che gestisce il contratto di servizio con Afol Metropolitana, alla quale afferiscono i centri per l’impiego del territorio, garantisce il raccordo con il coordinamento dei centri per l’impiego che operano sull’intero territorio e consente un confronto con il Tavolo metropolitano del lavoro, organo di partecipazione tra le parti sociali e le istituzioni sui temi del lavoro, al fine di condividere le azioni di progetto con i principali stakeholder territoriali, le organizzazioni datoriali e sindacali.

ATS Milano, in particolare la UOC Programmazione sociosanitaria e sociale integrata, consente l'integrazione tra la rete sanitaria e sociosanitaria e la rete sociale, permettendo inoltre di mitigare il rischio di un’eccessiva frammentazione delle sperimentazioni sui diversi ambiti.

E' presente anche la Rete Interistituzionale per il Contrasto alla Violenza di Rho-Garbagnate (Progetto Hara), per tramite del Comune di Rho.

Il progetto prevede l’istituzione di un Tavolo di progetto che assolve a duplice finalità:

  • monitoraggio dell’andamento delle specifiche azioni, per verificarne lo stato di attuazione, la raccolta di evidenze sui risultati progressivamente raggiunti ed eventuali problematiche e necessità di riorientamento progettuale;

  • confronto e consolidamento delle pratiche, attraverso momenti di lavoro congiunto tra le due realtà del territorio che hanno funzioni programmatorie e di governo del sistema dei servizi locali (Sercoop e Comuni Insieme) ,per l’identificazione operativa di pratiche esportabili desunte dalle sperimentazioni, compresa la condivisione di protocolli e strumenti operativi di lavoro sui target del progetto.

Ultimo aggiornamento: Mon Mar 22 10:47:07 CET 2021
Data creazione: Mon Mar 08 13:07:57 CET 2021

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