INCLUSIONE LAVORATIVA DEI GIOVANI NEET: A BRUXELLES PER CONOSCERE IL MODELLO BELGA
Visita di studio a Bruxelles per approfondire le strategie europee di inclusione lavorativa rivolta ai giovani, in particolare ai NEET.
Città metropolitana insieme ad Afolmet ha partecipato alla delegazione proveniente dai Centri per l’impiego della Lombardia, composta da dirigenti e responsabili di tutte le Province lombarde, che lo scorso 18 giugno è stata ospite dell’agenzia Actiris, l'Office Régional Bruxellois de l'Emploi. L’esperienza era una tappa del «Percorso di upskilling per il personale manageriale», un ciclo di nove incontri e attività di team building finalizzato a sviluppare le competenze degli operatori e dei responsabili dei CPI. Promosso da Sviluppo Lavoro Italia, Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e Regione Lombardia, il piano di formazione è cofinanziato dal PNRR nell’ambito del programma di potenziamento dei centri.
Per Città metropolitana di Milano ha partecipato alla trasferta Ornella Boggi, EQ del servizio Sviluppo politiche e servizi per il lavoro, mentre per Afol c’era Vincenzo Grillo, responsabile del Centro per l’impiego di Milano.
Obiettivo della giornata quello di conoscere il modello di servizio pubblico per l’impiego realizzato nell’area metropolitana di Bruxelles attraverso un ecosistema partenariale sotto l’egida di Actiris. Focus sulla misura territoriale «Accompagnement de jeunes en situation NEET», cofinanziata dall’Unione europea (FSE +) per oltre 7 milioni di euro. La rete dei soggetti pubblici, privati e del terzo settore era stata a suo tempo attivata attraverso un bando progettuale. I partners sono stati selezionati in base alla qualità della loro proposta di progetto, all’esperienza, alla professionalità e al radicamento territoriale. Actiris ha formalizzato il partneriato con ciascuno, con un contratto che prevede una remunerazione dei partners in base agli obiettivi raggiunti, ma anche sanzioni in caso di inadempienze. C’è un impegno preciso ad attuare in ogni fase tutto il percorso, anche tramite «consorzi». Ai partners è data però facoltà di sperimentare anche altre metodologie, definendo propri obiettivi di performance di modo che altri risultati possano essere presi in considerazione. Perchè lo sviluppo e modellizzazione di buone pratiche è alla base dell’innovazione.
Il modello innovativo FIND-MIND-BIND, sperimentato con successo con i giovani NEET, attraverso tre fasi di intervento (intercettazione/outreach; rimobilitazione; accompagnamento post-inserimento) consente una presa in carico graduale e continuativa, soprattutto personalizzata.
Tra le buone pratiche che sono state illustrate c'è, ad esempio, il programma che prevede un approccio di prossimità e fiducia: il lavoro di strada, i centri sociali e le scuole diventano luoghi chiave per intercettare i giovani e costruire con loro un progetto professionale concreto. Altro esempio: il partner OrientaEuro offre servizi in tre lingue, job coaching individuale e servizi di supporto psicologico. Nei percorsi di attivazione sono in uso strumenti digitali come la piattaforma Aicca Plus che utilizza l’intelligenza artificiale per ottimizzare curriculum vitae, lettere di presentazione, preparazione ai colloqui.
Quali i risultati fin qui? Il 61,8% dei giovani ha avuto una uscita positiva (inserimento in lavoro, formazione, stage, studi) dal programma entro 12 mesi. Considerando anche le “azioni positive” che non sono inserimenti in senso stretto (es. volontariato, mentoring, partecipazione a laboratori creativi o sportivi) il tasso complessivo di successo ha superato l’80%. Durata media dell’accompagnamento: 389 giorni. Costo medio del supporto/anno 2.300 euro. Costo medio dell’intero processo (intera durata del sostegno, che può essere ripartito su più anni): 3.200 euro.
Durante la visita la delegazione ha avuto modo di visitare anche la Cité des Métieres, centro innovativo per l’orientamento professionale, confrontandosi con esperiti e operatori del settore.
La visita è stata occasione di scambio di esperienze. Per tramite di Sviluppo Lavoro Italia, la delegazione lombarda ha portato a conoscenza di Actiris le buone pratiche sviluppate dai Cpi nelle diverse province per quanto riguarda outreach e riattivazione dei giovani NEET.
Città metropolitana e Afol hanno illustrato il "Progetto Alumni", rivolto agli ex allievi delle scuole professionali della stessa agenzia per la formazione, orientamento e lavoro. Avviato lo scorso autunno, il programma di intervento integra le competenze del CFP Servizio Orientamento e della Divisione Lavoro - Centri per l'impiego. Progetto Alumni va a scovare ragazzi e ragazze che risultano ancora disoccupati pur avendo coronato un percorso di formazione oppure dispersi e inattivi dopo aver abbandonato lo stesso CFP. Coordinatori, tutors e referenti per l'orientamento intercettano e agganciano attraverso recalls telefonici i NEET. A chi risponde, nei CPI territoriali viene offerto un servizio personalizzato di orientamento e supporto nella ricerca di un’occupazione, attraverso la revisione del curriculum, la profilazione sul portale per le candidature trattate dal Servizio IDO (Incontro Domanda Offerta), la formalizzazione della DID e l’attivazione del Patto di Servizio personalizzato, fruizione dei programmi GOL. Tra ottobre e novembre 2024 sono stati in questo modo individuati 261 NEET, 23 dei quali hanno accettato di mettersi o rimettersi in gioco.
Slides presentazione attività CPI Lombardia (PDF - 1989 KB)