Scarico acque reflue in corso d'acqua, suolo, sottosuolo
Cos'è: Chiunque effettui scarichi di acque reflue con recapito in corso d'acqua, suolo, sottosuolo o in falda, deve essere in possesso di autorizzazione. Città metropolitana autorizza, ai sensi dell'art. 124 del D.Lgs. 152/2006, le seguenti tipologie di scarico:
- acque reflue domestiche e/o assimilate
- acque utilizzate negli impianti di scambio termico mediante pompe di calore ( insediamenti residenziali)
- scarichi provenienti da interventi di messa in sicurezza di emergenza (MISE) di siti potenzialmente contaminati
- scarichi derivanti dall'attività di abbassamento temporaneo della falda freatica (sistemi wellpoint)
L'ente competente per scarichi effettuati in pubblica fognatura, non è la Città metropolitana ma l'Autorità d'Ambito (ATO).
Piccole e Medie Imprese individuate dall'art.2 del DM 18 aprile 2005 sono tenute a richiedere il rilascio dell'Autorizzazione Unica Ambientale (AUA). Sono inoltre esclusi gli scarichi autorizzati all'interno di altre Autorizzazioni Uniche quali: scarichi derivanti da installazioni soggette ad autorizzazione integrata ambientale (A.I.A.), autorizzazioni di impianti gestione rifiuti (ex art. 208 D.Lgs. 152/2006), autorizzazioni di impianti energia da fonti rinnovavibili (ex art. 12 D.Lgs.387/2003), autorizzazioni da impianti cogenerazione (ex D.Lgs. 115/2008), procedimenti di bonifica ambientale.
A chi si rivolge: L'autorizzazione allo scarico, richiesta da Città metropolitana ai sensi del D.Lgs.152/2006, è rivolta a:
- privati cittadini
- titolari/gestori di insediamenti adibiti ad attività esercitate da privati cittadini (es. condomini), nonchè titolari/gestori di insediamenti adibiti ad uso esclusivamente residenziale, anche nel caso in cui l'autorizzazione sia richiesta da impresa che svolge attività immobiliare
- Enti pubblici (es. centri di raccolta rifiuti comunali)
- O.N.L.U.S., Associazioni, Fondazioni
- Gestori di impianti di trattamento di acque reflue urbane,di scaricatori di piena a servizio di pubbliche fognature e di impianti di potabilizzazione al servizio del pubblico acquedotto,in quanto manufatti destinati allo svolgimento di attività di pubblico servizio gestite direttamente da enti pubblici o dati in concessione da questi
- titolari/gestori di impianti connessi ad interventi di messa in sicurezza di emergenza (MISE)
Come presentare la richiesta di autorizzazione
La richiesta di autorizzazione allo scarico è trasmessa attraverso la piattaforma web Inlinea.
E' richiesto il pagamento delle spese d'istruttoria oneri
Sono inoltre richieste una marca da bollo da 16,00 euro per la presentazione l'istanza, una seconda marca da bollo da 16,00 euro per il provvedimento finale ed una marca da bollo da 1,00 euro per ogni eventuale allegato al provvedimento (ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 26/10/1972, n. 642).
Per gli scarichi in corpo idrico superficiale è necessario allegare copia dell'Autorizzazione quantitativa (nulla osta idraulico) rilasciata dal Gestore del Corso d'acqua.
Tempi di rilascio
Dalla presentazione della domanda, Città metropolitana ha 90 giorni di tempo per la conclusione del procedimento. I termini del procedimento si interrompono in caso di richiesta integrazioni e riprendono a decorrere dal ricevimento delle integrazioni.
In caso di scarichi di acque emunte e trattate nell'ambito di interventi MISE, i termini per il rilascio dell'autorizzazione allo scarico sono dimezzati, ai sensi del DL "Semplificazioni 2021" (DECRETO LEGGE 31 maggio 2021, n. 77)
Durata
L'autorizzazione è valida per quattro anni dalla notifica del provvedimento, e un anno prima della scadenza ne deve essere chiesto il rinnovo. Se la domanda di rinnovo è stata tempestivamente presentata, lo scarico può essere provvisoriamente mantenuto in funzione, nel rispetto delle prescrizioni contenute nella precedente autorizzazione, fino alla adozione di un nuovo provvedimento.
Il titolare dell'autorizzazione in essere, deve chiedere il rinnovo almeno un anno prima della scadenza e deve aver adempiuto a tutte le prescrizioni contenute nell'autorizzazione, prima di chiedere il rinnovo.
La richiesta di autorizzazione allo scarico deve essere presentata attraverso la piattaforma web Inlinea.
Il rinnovo di autorizzazione allo scarico di acque reflue domestiche provenienti da insediamenti isolati aventi carico generato inferiore o uguale a 50 A.E. è effettuato in forma semplificata, purchè siano rispettate le prescrizioni previste dall'autorizzazione, mediante presentazione di un'istanza con dichiarazione attestante il rispetto delle prescrizioni previste e corredata della documentazione indicata nell'allegato M al R.R. 6/2019 (Allegato M )
N.B. Nel caso la precedente autorizzazione risulti scaduta, è necessario effettuare una richiesta di nuova autorizzazione.
Modifiche sostanziali e modifiche non sostanziali
Nel caso di modifiche da cui derivi uno scarico avente caratteristiche qualitativamente e/o quantitativamente diverse da quelle dello scarico preesistente, deve essere richiesta una modifica sostanziale dell'autorizzazione allo scarico vigente. Le modifiche sostanziali sono presentate a Città metropolitana attraverso piattaforma web Inlinea
Nel caso di insediamenti soggetti a diversa destinazione d'uso, ad ampliamento o a modifica delle condizioni originarie deve esserne data comunicazione a Città metropolitana, la quale adotta i provvedimenti che si rendano eventualmente necessari.
Decorsi 60 giorni dalla comunicazione all'autorità competente, in assenza di segnalazioni o dinieghi da parte della stessa, il procedimento si intende concluso nella forma del silenzio-assenso. Città metropolitana, ove lo ritenga necessario,provvede alla trasmissione dello stesso direttamente al titolare dello scarico, nonchè a tutti i soggetti competenti in materia ambientale interessati. Tale aggiornamento non modifica la scadenza originaria dell'autorizzazione allo scarico.
L'aggiornamento dell'autorizzazione sarà effettuato in fase di rinnovo; sino a tale data le comunicazioni inerenti alle modifiche non sostanziali andranno conservate insieme all'autorizzazione. non sono previsti oneri istruttori.
Voltura di autorizzazione allo scarico
La voltura dell'autorizzazione allo scarico serve a trasferire la titolarità di un'autorizzazione già esistente al nuovo soggetto che ha acquistato l'attività o l'immobile (es. compravendita, cessione ecc.). Il nuovo titolare subentra nelle stesse condizioni e vincoli dell'autorizzazione originaria, mantenedone la validità fino alla scadenza.
In caso di trasferimento della titolarità deve essere richiesta la voltura dell'autorizzazione allo scarico attraverso la piattaforma web Inlinea; sono richieste una marca da bollo da 16,00 euro per l'istanza, una marca da bollo da 16,00 euro per il provvedimento finale e una marca da bollo da 1,00 euro per ogni eventuale allegato al provvedimento finale.
Importante:Nel caso di scarichi derivanti da impianti geotermici a pompe di calore, in applicazione degli indirizzi riportati nella D.G.R. 9 dicembre 2019 - n. XI/2606 del 1 gennaio 2025 è rigettata qualsiasi istanza di voltura AUA, precedentemente rilasciata a Imprese, Privati cittadini. Enti, Associazioni, O.N.L.U.S, Fondazioni. In caso di cambio di titolarità è pertanto necessario presentare nuova istanza di autorizzazione allo scarico, ai sensi del D.Lgs.152/2006, sulla piattaforma web Inlinea
Diritti e tutele
Ai sensi del DLgs. 02/07/2010 n. 104 contro il provvedimento emanato dall'Ente può essere presentato ricorso al T.A.R. entro 60 giorni dalla data di notifica ovvero, ai sensi del D.P.R. 24/11/1971 n. 1199 entro 120 giorni potrà essere presentato ricorso straordinario al Presidente della Repubblica.
Data creazione: Fri Jul 15 15:04:57 CEST 2016