La Protezione civile della Città metropolitana di Milano in Emilia-Romagna per l’emergenza
La Città metropolitana di Milano a sostegno dei territori e della cittadinanza dell'Emilia-Romagna colpita dal forte maltempo.
Missione tra Faenza e Bagnacavallo per 30 volontari lombardi, partiti nella serata di mercoledì 18 settembre per fronteggiare i rischi idrogeologici e sostenere la popolazione locale, a seguito dell'emanazione dell'allerta rossa.
Sul posto sono state inviate squadre specializzate negli interventi relativi al rischio idraulico e nel soccorso acquatico, munite delle attrezzature necessarie per affrontare eventuali esondazioni (pompe idrovore, torre-faro, gommoni…).
Per la Città metropolitana di Milano sono partiti, come soccorso fluviale, alcuni volontari del GC San Donato Milanese, del VPC Peschiera Borromeo, del GC Carpiano e del GC Mediglia, con due mezzi: uno defender per il trasporto persone e un rimorchio con gommone. Nella notte i volontari si sono già messi a disposizione della popolazione, collaborando coi Vigili del fuoco.
Nella serata di mercoledì 25 settembre, col rientro degli ultimi volontari, si è conclusa la missione: una settimana tra fango e acqua che ha visto la Protezione civile della Città metropolitana, insieme all'inteo gruppo lombardo, soccorrere le vittime del maltempo nella zona di Bagnocavallo.
La missione
La prima parte della missione ha visto protagonisti quattro volontari altamente specializzati nel soccorso fluviale, con mezzi specializzati, per aiutare nell’evacuazione e nel soccorso: davanti a loro scenari apocalittici, con veri e propri fiumi di acqua e fango che travolgevano case, automobili e persone. L’alta specializzazione dei volontari del GC San Donato Milanese, del CVPC Peschiera Borromeo, del GC Carpiano e del GC Mediglia si è rivelata strategica nel soccorso alle persone in difficoltà.
La seconda parte della missione ha visto invece impegnati 4 volontari del GC Castano Primo, con un mezzo AIB e motoseghe, che hanno raggiunto la colonna mobile lombarda supportando nella pulizia delle strade invase da fango, alberi caduti e rami. Un lavoro senza sosta per restituire a tutti e tutte una situazione di normalità, dopo la paura delle inondazioni e l’allarme rosso.
