Olimpiadi invernali 2026 Milano metropolitana Cortina

Sviluppo economico, formazione e lavoro

Infrastrutture e mobilità

Sostenibilità ambientale e parchi

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L’assegnazione delle Olimpiadi invernali del 2026 - e dei Giochi Paraolimpici - all’Italia, con la vittoria della candidatura congiunta di Milano e Cortina d’Ampezzo, rappresenta una conferma della capacità del territorio di attrarre e “fare squadra” anche attraverso inedite alleanze di scala interregionale, oltre che una grande opportunità anche per l’area metropolitana e per il ruolo che questa può svolgere rispetto agli obiettivi di sviluppo strategico a lungo termine. La visione ispiratrice che ha animato la candidatura risultata vincente si fonda su 5 obiettivi.
Giochi per tutti
Sviluppo sostenibile e cooperazione nella macro regione alpina
Promuovere lo spirito olimpico
Le Alpi come importante polo sportivo
Rafforzare il marchio olimpico e aggiungere valore al movimento olimpico
Le due principali sedi milanesi dei Giochi saranno il Villaggio Olimpico, che si localizzerà nell’attuale scalo ferroviario di Porta Romana, e il Pala Italia a Rogo-redo Santa Giulia, mentre la Cerimonia inaugurale avverrà allo Stadio Meazza di San Siro e le cerimonie di premiazione in Piazza Duomo; diversamente il Main Media Center troverà sede nel quartiere fieristico di Rho-Fiera.

I Giochi Olimpici e Paralimpici possono trovare nel territorio metropolitano rilevanti opportunità di arricchimento e al tempo stesso contribuire a supportare lo sviluppo socio-economico e territoriale dell’area vasta. I programmi operativi, chiamati nel prossimo futuro a sostanziare obiettivi e indirizzi individuati nel Dossier di candidatura, traguarderanno la scala metropolitana su molteplici versanti.

Mobilità e infrastrutture. Città Metropolitana è parte integrante del processo pianificatorio e attuativo di molte infrastrutture e servizi per la mobilità previsti dal Dossier di candidatura, che renderanno l’intera area metropolitana più interconnessa al suo interno e, verso l’esterno, più accessibile da e verso il mondo. Allo stesso tempo, tali infrastrutture e servizi contribuiranno a qualificare ampie porzioni territoriali, supportando così i relativi processi di sviluppo. Appare dunque conveniente, sia per la buona riuscita degli eventi sia per conseguire eredità durature, rafforzare sedi e procedure di raccordo delle programmazioni tra Città metropolitana, Comune di Milano, Agenzia di Progettazione e la varietà dei soggetti coinvolti.

Ambiente e sostenibilità. Sotto il profilo ambientale è fondamentale garantire la connettività ecologica del territorio metropolitano con i parchi regionali e, attraverso i corridoi e le infrastrutture “verdi e blu”, con l’intero Arco alpino.
A questo proposito la Città Metropolitana di Milano, in collaborazione con la Fondazione Lombardia per l’Ambiente, ha presentato un’istanza di finanziamento in qualità di Capofila (in partenariato con 14 soggetti in rappresentanza di 6 Paesi) in adesione al quarto Bando europeo del Programma “Spazio Alpino - 2014-2020”, un Programma transnazionale di “Cooperazione Territoriale Europea” che intende suppor-tare lo sviluppo sostenibile. Il progetto si propone di valorizzare, in maniera sostenibile, il patrimonio culturale e naturale delle regioni e delle città partecipanti e accrescere la protezione, la conservazione e la connettività ecologica degli ecosistemi che le costituiscono.

Cultura e turismo. Il “Programma culturale completo e dettagliato”, previsto dal Dossier di candidatura, si propone di incoraggiare le comunità locali nel programma-re proprie iniziative nel corso dei Giochi. In questo ambito, appare congeniale allo spirito dei Giochi, utile ai fini di una migliore distribuzione del “carico” dei visitatori e conveniente ai fini di una valorizzazione di bellezze e patrimoni non inclusi nelle mete turistiche convenzionali, estendere i siti live finora previsti (Piazza Castello, Piazza Gae Aulenti, Tre Torri, Darsena) anche ad altri luoghi emblematici di scala metropolitana (le abbazie, le ville, il sistema dei navigli “fuori le mura”, alcuni centri storici minori, ecc.). Per fronteggiare un processo di allargamento verso l’esterno di flussi turistici e di capacità ricettiva, governando in prospettiva il cambiamento dinamico del sistema ricettivo-turistico, appare anche in questo caso utile coordinare in modo più stringente le programmazioni di Città metropolitana, Comune di Milano e la varietà degli attori interessati.
Verso il 2026. Le circa 200 palestre annesse agli edifici di proprietà di Città metropolitana possono essere una fucina di iniziative per sensibilizzare e preparare il territorio metropolitano all’evento sportivo del 2026, sia in accordo con le scuole sia in accordo con le società sportive. La proposta mantiene il focus sulla disabilità, articolandosi in tre attività distinte:
•una manifestazione di interesse verso le scuole superiori per valorizzare le competenze dei giovani allievi, le loro propensioni e supportare un sano agonismo; •una manifestazione di interesse per le società sportive specializzate sulla disabilità, per sostenere i giovani attraverso la costruzione di un supporto che possa avere uno sbocco professionale, con stage e seminari di approfondimento;
•un bando per realizzare palestre accessibili, anche dal punto di vista degli attrezzi.

 

Ultimo aggiornamento: Fri Dec 06 10:10:50 CET 2019
Data creazione: Mon Nov 18 11:51:01 CET 2019

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