LA VIA DEL MARMO: governance e valorizzazione
Oltre sei secoli fa, i blocchi di marmo rosa di Candoglia percorrevano le vie d’acqua – dal Verbano al Ticino, fino ai Navigli – per raggiungere il cantiere del Duomo di Milano. Quel tracciato storico oggi torna a vivere grazie al progetto “La Via del Marmo – Dalle Cave di Candoglia al Duomo di Milano”, promosso da Città Metropolitana di Milano in partenariato con il Consorzio di Bonifica Est Ticino Villoresi, con il prezioso sostegno della Veneranda Fabbrica del Duomo e dell’Arcidiocesi di Milano.
L’iniziativa punta a costruire un modello di governance condiviso, coinvolgendo istituzioni, associazioni culturali e realtà locali per valorizzare il cammino in chiave turistico-culturale.
Segnaliamo gli appuntamenti:
· 8 novembre: l’inaugurazione ufficiale, su invito, ha visto la partecipazione di circa un centinaio di persone, in un incontro molto sentito e partecipato. Significativa la presenza di rappresentanti di entrambe le regioni, con un forte contributo dal Piemonte, a testimonianza dell’interesse e della volontà di collaborare per il successo del progetto. La giornata si è aperta con un momento di preghiera giubilare di benedizione dei pellegrini de La Via del Marmo e si è conclusa con la visita guidata al Museo e alle Terrazze del Duomo
· 25 novembre: incontro riservato su invito a Palazzo Litta, un momento di confronto di alto livello che vedrà la presenza di importanti relatori e affronterà temi chiave per il futuro del cammino: dalla valorizzazione del paesaggio alla definizione degli indirizzi strategici, passando per il racconto storico e culturale della Via del Marmo, il legame tra la Val d’Ossola e Milano, le opere idrauliche lungo le vie d’acqua, il patrimonio ambientale e il ruolo del Duomo come “montagna spirituale”.
La Via del Marmo non è solo un itinerario: è un racconto che attraversa secoli, un ponte tra passato e futuro. Nel 2026, in occasione delle Olimpiadi Invernali, il progetto punta a diventare un simbolo di valorizzazione culturale e turistica, riportando alla luce storie e tradizioni che hanno costruito l’identità di Milano. Recuperare oggi la memoria di quel tracciato significa ripercorrere non solo le vie navigabili storiche – Ticino e Navigli – ma riscoprire borghi, mestieri, storie, tradizioni, spiritualità, gioielli architettonici e paesaggio che costellano l’itinerario.







