MAST 2025: coinvolti 1300 volontari e volontarie e 23 Comuni della città metropolitana di Milano
Dal 10 al 12 ottobre si è svolto il MAST 2025 (Metropolitan Area Safety Test) promosso dalla Città metropolitana di Milano, in collaborazione col CCV-Milano e con gli ETS (enti del terzo settore) di tutta l’area metropolitana.
La maxi-esercitazione è stata ideata per testare il Sistema di Protezione civile della Città metropolitana di Milano e ha visto il coinvolgimento di 23 Comuni e di 1300 volontari e volontarie della Protezione civile della città metropolitana di Milano.
L’evento principale del MAST si è svolto sabato 11 ottobre. In questa giornata il territorio metropolitano è stato interessato da molteplici prove, differenziate per specialità ed emergenza: antincendio boschivo, emergenza idrogeologica, taglio/esbosco, soccorso alluvionale e fluviale, ricerca persone disperse anche col supporto di unità cinofile.
In particolare, sono stati simulati interventi idrogeologici, con prove di pompaggio e gestione delle acque in scenari alluvionali, taglio alberi e liberazione delle aree ed operazioni di rimozione di alberi caduti o a rischio per la sicurezza della popolazione, ricerca di persone scomparse/disperse con anche l’ausilio di unità cinofile specializzate in mantrailing e ricerca a scovo, supporto logistico e installazioni illuminotecniche per operare in aree colpite da blackout o difficilmente accessibili e infine operazioni di antincendio boschivo. I comuni interessati dalle prove comunali, Rho, Vernate, Trezzo sull'Adda e Canegrate, hanno dovuto gestire un’emergenza a sorpresa, in collaborazione con la Protezione civile della Città metropolitana di Milano.
I Comuni e le zone interessate sono stati: Rho, Paderno Dugnano, Lainate, Cornaredo, Sesto San Giovanni, Solaro, Vernate, Cusago, Pieve Emanuele, Locate di Triulzi, Lacchiarella, Canegrate, Castano Primo, Busto Garolfo, Parabiago, Vanzaghello, Turbigo, Trezzo sull’Adda, Cassina de’ Pecchi, San Donato Milanese, Cernusco sul Naviglio, Carugate e Gorgonzola.
Il MAST si è concluso nella giornata di domenica 12 ottobre al Parco idroscalo, dove si è svolto il debriefing col bilancio del test alla presenza delle autorità, oltre che di tutti i partecipanti.
Nell’arco dei tre giorni hanno partecipato oltre 1300 i volontari e volontarie della Protezione civile e sono stati utilizzati 350 mezzi operativi.
La consigliera delegata alla Protezione civile della Città metropolitana di Milano Sara Bettinelli ha affermato: “Abbiamo testato con successo la capacità del Sistema di Protezione civile di rispondere tempestivamente in caso di emergenza e di saper operare efficacemente in scenari emergenziali differenti, purtroppo sempre più frequenti a causa dei cambiamenti climatici. Quanto accaduto solo pochi giorni fa nel nostro territorio dimostra la necessità di essere sempre pronti ad intervenire, perché lo scenario può complicarsi rapidamente richiedendo una capacità di risposta tempestiva ed efficace. A questo proposito è doveroso ringraziare volontari e volontarie, operatori ed operatrici che, instancabilmente, operano al servizio della comunità. Il nostro essere sempre pronti, però, deve allo stesso tempo andare di pari passo con un impegno delle istituzioni alla prevenzione e alla tutela ambientale, anche attraverso la diffusione di buone pratiche, come da tempo sta facendo la Città metropolitana di Milano in numerosi progetti sul territorio”. Il presidente del CCV-MI Dario Pasini ha inoltre commentato: “In questi tre giorni si è svolta un’esercitazione che ha richiesto mesi di organizzazione, dalla ricerca degli scenari al coordinamento degli oltre 1300 volontari e dei mezzi impiegati in tutta l’area metropolitana, senza considerare che sono tantissime le realtà, territoriali e non, che ci affiancano in questa esperienza: i vigili del fuoco, le forze dell’ordine… Il nostro grazie va a volontari e volontarie, istituzioni, sindaci e sindache che per la prima volta, in 4 Comuni, si sono messi alla prova con un test specifico. In contemporanea tanti scenari diversi e tante attività differenziate, messi in campo in poche ore, ma solo grazie a un lavoro preparatorio di mesi. Siamo molto soddisfatti”.