In vista del G7 Ambiente dell'11 e 12 giugno prossimi, le città metropolitane hanno sottoscritto l'8 giugno la Carta di Bologna per l’Ambiente: il primo protocollo di questo genere, a livello nazionale, in ambito ambientale, e diventano le vere protagoniste della tutela dell’ambiente e della promozione dello sviluppo sostenibile. Dai rifiuti alla qualità di aria e acque, dalla transizione energetica alla mobilità sostenibile, sono otto i macro obiettivi da inserire nelle agende metropolitane.
Promossa dalla Città metropolitana di Bologna, la Carta è stata sottoscritta alla Rocchetta Mattei (Grizzana Morandi - Bologna) dalle Città metropolitane di Bologna, Milano, Torino, Firenze, Bari, Roma, Catania (presenti) e Cagliari, Napoli, Reggio Calabria, Genova e Palermo (che hanno inviato la propria adesione formale non potendo intervenire), alla presenza del Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, e del Presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini.
Questi gli otto ambiti di intervento:
- Uso sostenibile del suolo e soluzioni basate sui processi naturali
Ridurre del 20% il proprio consumo netto di suolo al 2020, aumentare la qualità urbana, sviluppo urbanistico solo in presenza di trasporto pubblico e servizi, pianificazione del territorio e gestione ambientale integrate - Economia circolare
Riciclo 70%, discarica max 5%, raccolta differenziata 80% nel 2030 - Adattamento ai cambiamenti climatici e riduzione del rischio
Redigere Piani locali di adattamento ai cambiamenti climatici e di prevenzione dei rischi di disastri entro il 2020 - Transizione energetica
Anticipare al 2025 gli obiettivi europei al 2030 anche attraverso i Piani di azione per l’energia sostenibile e il clima (Paesc) del Nuovo Patto dei Sindaci - Qualità dell'aria
Rispetto dei limiti europei per il Pm 10 e di quello dell'Oms per il particolato sottile di 10 μg/mc entro il 2025 - Qualità delle acqua
Ridurre entro la soglia fisiologica del 10–20% le perdite delle reti di distribuzione idrica entro il 2030 - Ecosistemi, verde urbano e tutela della biodiversità
45 mq di superficie media di verde urbano per abitante entro il 2030, controllo della forma urbana e della distribuzione territoriale, reti ecologiche, promuovere un utilizzo razionale delle risorse naturali - Mobilità sostenibile
50% del riparto modale tra auto e moto e le altre forme di
mobilità entro il 2020 e approvazione a questo fine dei Piani metropolitani per la
mobilità sostenibile.
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