Oasi di Lacchiarella

Nei pressi della piscina comunale di Lacchiarella lungo la SP40 Binasco-Melegnano
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Gli ambienti naturali presenti all'interno dell’Oasi di Lacchiarella si sono formati spontaneamente a partire dagli anni ‘60, con l'abbandono di alcuni terreni agricoli. Grazie alla notevole disponibilità idrica, si è instaurata spontaneamente una dinamica vegetazionale che ha condotto all'insediamento di fitocenosi prevalentemente palustri che richiamano una ricca fauna, soprattutto ornitica.
L’area, compresa nel perimetro del Parco Agricolo Sud Milano, è stata individuata come Riserva Naturale “Oasi di Lacchiarella” nel Piano Territoriale di Coordinamento del Parco. Il suo interesse naturalistico è stato, poi, riconosciuto con l’inclusione nella rete europea di Natura 2000, come Sito di Importanza Comunitaria.

La pianura a sud di Milano, area irrigua intensamente coltivata, è stata interessata negli ultimi decenni da un massiccio processo di urbanizzazione che ha alterato il paesaggio, tanto che agglomerati urbani e infrastrutture ne sono divenuti elementi importanti. L’Oasi di Lacchiarella oggi si identifica come un nucleo di vegetazione spontanea inserito in un contesto agricolo antropizzato, per cui il termine di oasi appare particolarmente appropriato.
L’area è suddivisa in due parti, una di proprietà del Comune di Lacchiarella ed un’altra solo recentemente acquisita al patrimonio del Parco, sebbene il Parco collabori da anni con il Comune nella gestione dell'area. Tra gli interventi fin qui realizzati si ricordano un sentiero didattico e alcune piccole infrastrutture per le visite guidate, la manutenzione straordinaria dell’arbusteto, con il contenimento della crescita del bosco, la realizzazione di uno stagno per anfibi e la reintroduzione della rana di Lataste, la realizzazione e il mantenimento di un’area a prato stabile e la recinzione esterna.
L’oasi è attraversata dal cavo Belgioioso, conosciuto anche con il nome di Fontanile di Basiglio, che la divide in due parti, dalla roggia Marabbia, che costeggia il perimetro nord-orientale, e dal Cavo Leonino, che delimita il lato orientale. Il primo livello della falda freatica è molto superficiale, tanto che le passate attività estrattive hanno originato l’attuale laghetto adiacente, oggi utilizzato per la pesca sportiva.

Piano di gestione Natura 2000

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