Comune di Inzago

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Andrea Fumagalli
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Storia del Comune

Oggi lungo la statale 11 Padana Superiore, fra Gorgonzola e Cassano d'Adda, l'antica Anticiacum fece la sua comparsa sui documenti scritti nell'848 e durante il Medioevo appartenne all'abate di Sant'Ambrogio. Dal Quattrocento l'attraversa il Naviglio della Martesana, ragione del sorgere di numerose residenze nobiliari. La più nota è la Villa Facheris, di origine cinquecentesca. Al Seicento risalgono la Villa Brambilla rimodernata nel primo Ottocento, la Villa Gnecchi (un tempo proprietà dei Franchetti di Ponte che nel XVIII secolo gestivano il servizio postale fra la Lombardia e Vienna) e il Palazzo Piola attualmente sede del Municipio. Di rilievo sono anche le ville Marchesi e Aitelli Vitali, e la parrocchiale di Santa Maria Assunta (1827). Sempre sul Naviglio si affaccia la località Monasterolo, dove la chiesa di Santa Maria delle Grazie apparteneva a un cenobio fondato nel 1498 come dipendenza del monastero milanese dell'Incoronata.

Storia dello Stemma

L'ipotesi che pare più convincente è che questo stemma possa derivare dallo stemma dell'antica famiglia lombarda dei de Inzago che, evidentemente, aveva tratto nome e origine proprio da questa terra. Lo stemma di questa famiglia è miniato a pagina 179 dello Stemmario Trivulziano. L'ipotesi avanzata risulta confermata da due importanti elementi: l'identicità del "capo" (ossia della terza parte superiore dello scudo) dello stemma del Trivulziano (costituito dall'oro del fondo, caricato dall'aquila di nero) con la prima sezione, quella superiore, del troncato dello stemma del Comune (questo capo araldico prende anche il nome di "Capo dell'Impero"); e l'identico colore rosso del campo, che, in quello del Comune, risulta caricato da una fascia d'argento, forse allo scopo di differenziare questo stemma da quello del Trivulziano. Può essere interessante peraltro segnalare che il "Capo dell'Impero" figura anche nello stemma di una famiglia Inzago, del tutto identico a quello del Trivulziano, riprodotto a pagina 160 del Volume II dello Stemmario Cremosano.

Popolazione e territorio

La superficie del comune è di 12,2 kmq per una popolazione legale di 11.245 abitanti (al 31.12.2021).
Scarica la scheda demografico-amministrativa.

Cultura e turismo

Monasterolo e Santa Maria delle Grazie

Lungo l'alzaia del Naviglio Martesana, in direzione Bellinzago Lombardo, si trova il Monasterolo, fondato nel 1489 dagli Agostiniani dell'Incoronata di Milano. L'annessa Chiesa, dedicata a Santa Maria delle Grazie, custodisce importanti affreschi ed è visitabile nel giorno della festa liturgica della Natività di Maria (8 settembre). Da vedere l'adiacente bocchello irriguo concesso da Ludovico il Moro al cenobio agostiniano nel 1494.


Villa Facheris

E' uno degli edifici architettonici più importanti di Inzago. Nel XVII secolo era destinata come residenza per le vacanze degli insegnanti. In seguito diventò proprietà dei nobili Manzi e nella seconda metà del 1800 della Famiglia Facheris, famiglia d'origine spagnola da cui prese il nome. La cancellata, opera dell'artista del ferro Alessandro Mazzucotelli, e la facciata principale risalgono al 1800.


Villa Rej

Acquistata da Rej, noto industriale della seta, è la più antica villa di Inzago, appartenuta ai Secco d'Aragona. Il giardino della villa si affaccia sul Naviglio con una graziosa balaustra e un piccolo cancello per l'accesso; com'era costume all'epoca era possibile attraccare direttamente in villa.


Territorio e parchi

Nel comune di Inzago si trova il Parco dell'Alto Martesana

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