Nuova territorialità
Milano metropolitana è stata geostoricamente partecipe di una pluralità di rapporti territoriali alle diverse scale, oltre
che una realtà attiva nella rete urbana internazionale.
Tale varietà di scale, entro le quali concretamente si esplicano i fenomeni metropolitani, rende vana l’aspirazione a
una configurazione “ottima” dei confini amministrativi dell’Ente, capace di ricomprendere l’insieme delle relazioni
intrattenute tra i diversi territori.
Ne consegue l’imprescindibile necessità di adottare condotte che puntino a ricercare negoziati e accordi tra una pluralità di attori pubblici, privati e “misti” che agiscono nei differenti territori, anche fuori dai confini della Città metropolitana.
Ciò non di meno, l’attuale perimetro di Città metropolitana non pare neppure in grado di catturare il fascio di relazioni territoriali più dense, restituendo così l’immagine di uno spazio artificialmente segmentato da confini amministrativi inadeguati.
Sotto questo profilo, appare ragionevole l’assunzione di un provvedimento, in linea peraltro con analoghe misure recentemente assunte da altri soggetti (in primo luogo Camera di Commercio), teso ad ampliare i confini amministrativi della Città metropolitana di Milano alle province di Monza e Brianza e Lodi.
Allo stesso tempo, appare fondata una riconsiderazione della collocazione ammnistrativa di altri territori, come
Vigevano e il suo circondario, il Bustocco-Gallaratese e il Saronnese, storicamente caratterizzati da fitte relazioni con la realtà milanese.
Data creazione: 24 May 2021