Consiglio europeo in diretta
I leader dell'UE si riuniranno oggi a Bruxelles per discutere della situazione epidemiologica, delle relazioni con il Regno Unito, dei cambiamenti climatici e delle relazioni con l'Africa.
Il Consiglio europeo inizierà i lavori questo pomeriggio alle ore 15.00 con il tradizionale scambio di opinioni con il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli.
Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, farà presente che l'Italia è pronta a presentare nei tempi stabiliti le linee guida del Piano Nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), in cui viene definito il programma di riforme e investimenti che l'Italia intende adottare per il periodo 2021- 2023, che ieri hanno passato anche il vaglio del Parlamento. Il PNRR è lo strumento necessario per accedere alle risorse del Recovery Fund destinate all'Italia, i circa 209 miliardi di euro, in virtù dell'accordo politico raggiunto in seno al Consiglio europeo del 17-21 luglio scorso. Il Recovery Fund o Dispositivo per la ripresa e la resilienza europeo fa parte del pacchetto di risorse del NEXT GENERATION EU, cioè di quelle risorse raccolte sul mercato finanziario e aggiuntive rispetto al QFP 2021-2027, il Bilancio pluriennale della UE. L'Italia attualmente è l'unico Stato membro dell'UE che ha già discusso ed approvato a tutti i livelli istituzionali il PNRR, che gli Stati Membri hanno tempo di presentare entro il 30 aprile del 2021. Un buon lavoro e un buon punto di partenza che rafforza il governo italiano nel negoziato con la Commissione e che speriamo possa anticipare l'erogazione del prefinanziamento del 10% già ai primi di gennario del 2021, quando dovrebbe essere approvato anche il Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce e regolamenta il Dispositivo per la ripresa e la resilienza.
Il principale ostacolo che oggi il premier Conte dovrà affrontare è quello di superare e scongiurare tragici rinvii o ritardi sull'operatività del NEXT GENERATION EU e del nuovo quadro finanziario pluriennale (QFP), il cui negoziato di recente si è arenato sulla spinosa questione sollevata dal Parlamento europeo di legare l'erogazione dei fondi anti-covid al rispetto dello stato di diritto, su cui la Polonia, diretta interessata, minaccia veti al bilancio europeo 2021-2027. Questo stato di cose porterebbe al blocco del lavoro fatto fino ad ora e per l'Italia comporterebbe lo slittamento dell'erogazione delle risorse che sta aspettando come manna dal cielo per ripartire.
Segui la diretta dalle h.15.00
Autore: dott.ssa Ester Maria Adele Lucà
Servizio Coordinamento politiche europee e relazioni internazionali.