Chiesa S.Maria della Passione

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Come per Santa Maria presso S. Celso e Santa Maria presso S. Satiro, anche l'edificazione di questa chiesa fu decisa per meglio conservare un'immagine della Vergine,la Madonna della Passione, oggetto di venerazione popolare. Nel 1485 il nobile e ricco Daniele Birago donò un vasto fondo coltivato a ortaglie per costruire un santuario con monastero. Già l'anno seguente furono iniziati i lavori come attesta un diploma del duca Gian Galeazzo Sforza. Il nome di Giovanni Battagio compare nel 1489 in un contratto per "finire la cappella del reverendo monsignor da Birago" (Patetta '87, p. 193). In assenza di altri architetti documentati, Santa Maria della Passione è dunque comunemente attribuita al Battagio. Resta oggi dell'impianto quattrocentesco solo la parte bassa, il primo ordine, di quella pianta centrale edificata fino agli anni 1507-1518 quando furono terminate le ultime cappelle. Il progetto originario era quello di un ottagono " quadricoro", con quattro bracci sporgenti, sovrapposizione di una croce greca ad un vano centrico. La simbologia della pianta era eloquente : la sacralità del numero 8 (l'ogdoade) che sottolineava anche la dedica alla Madonna (per la quale nel Quattrocento era ricorrente l'impianto ottagonale) unita all'immagine cosmica rappresentata nella direzionalità delle 4 parti del mondo. Questo schema fu arricchito aggiungendovi i 4 nicchioni (o esedre) aperti sui lati diagonali e destinati a fungere da cappelle gentilizie. Sembrano evidenti nella pianta polilobata e "stellare" di Santa Maria della Passione i riferimenti ai tanti studi per piante centrali composite di Leonardo, (i cui disegni dovevano essere noti nell'ambiente architettonico milanese. (D'altronde, il Battagio si cimentava negli stessi problemi compositivi in Santa Maria della Croce a Crema (1493 e seg.)). Non sappiamo come sarebbe stata la volta di copertura o cupola (realizzata poi nel 1530 da Cristoforo Lombardo più alta e in forme più monumentali, esternamente come un tiburio a due ordini sovrapposti) ma possiamo ipotizzare una soluzione simile a quelle delle coeve Santa Maria a Canepanova a Pavia, alla ricordata chiesa di Crema e all'Incoronata di Lodi, o alle più tarde San Magno a Legnano e Santa Maria di Piazza a Busto Arsizio. La chiesa fu poi ridotta a impianto longitudinale con l'aggiunta di tre navate con cappelle laterali da Martino Bassi nel 1573 (AAVV. S. Maria della Passione, '81). 

SMariadellaPassione

Sezione longitudinale della chiesa di
Santa Maria della Passione
penna acquerellata e matita, 42 5 26,5 cm
Milano Biblioteca Trivulziana, Raccolta Bianconi, tomo V, p. 15 f.b. (1580 circa)