Un' Europa dei popoli
"UN'EUROPA DEI POPOLI" è il messaggio del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, lanciato ieri durante l'intervento al Parlamento europeo, in seduta plenaria, sullo Stato dell'Unione. La linea politica del Governo intende sottolineare come sia necessario un cambio di passo per l'Europa, che in futuro dovrà affrontare in maniera organica la questione migranti e la condivisione dei rischi. Il caso della nave olandese Sea Watch3, ha fatto emergere in tutta evidenza la fragilità della Politica estera e di sicurezza comune europea (PESC) e la vulnerabilità delle frontiere esterne dell'UE, lasciando l'Italia da sola per mesi ad affrontare l'emergenza sbarchi, sulla base di criteri e regole del Trattato di Dublino che di fatto "scaricano" sul Paese di "primo approdo" l'obbligo di gestire tutti gli accessi e accogliere chi arriva da Paesi terzi, impedendo un'effettiva redistribuzione fra tutti gli Stati membri.
Parallelamente quindi alle politiche migratorie, si realizza nel nostro Paese un sistema di accoglienza sul territorio, che vede al centro la rete degli Enti locali. Attraverso le risorse finanziarie messe a disposizione dal Ministero dell'Interno, che attingono al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell'asilo, i Comuni e i soggetti del terzo settore presentano progetti di accoglienza integrata, sulla scorta di appositi bandi, realizzando in tal modo il cosiddetto "Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati"(SPRAR).
Il decreto sicurezza e immigrazione, convertito nella Legge n.132 del 1.12.2018, tende a ridimensionare i fondi per lo SPRAR. Per approfondimenti si legga il testo della legge.
Autore: dott.ssa Ester Lucà
