La procedura per i disavanzi eccessivi dell'UE

Wed Jun 05 17:44:24 CEST 2019 - Il potere del Consiglio dell'UE di sanzionare gli Stati membri inadempienti

E' di oggi la notizia che il nostro Paese rischia di incorrere nell'applicazione delle sanzioni previste dal Patto di Stabilità e Crescita, sottoscritto dagli Stati membri dell'Ue, tra cui l'Italia, nel corso del Consiglio europeo di Amsterdam del 1997. Con tale atto sono stati meglio definiti i termini per lo svolgimento della cosiddetta "procedura di contestazione dei disavanzi eccessivi" (Reg. CE n. 1467/97 modificato dal Reg. 1177/2011)  ed è stata precisata l'entità delle sanzioni applicabili nel caso in cui la situziona deficitaria non rientri.

Il Consiglio dell'UE* del prossimo 9 luglio**, infatti, ai sensi del par. 11 dell'art. 126 TFUE, dovrà decidere, su proposta della Commissione, se esiste un disavanzo eccessivo, ovvero, secondo il Protocollo n.12 allegato al Trattato, se il rapporto tra il disavanzo pubblico ed il prodotto interno lordo (PIL) supera il 3% e il rapporto tra debito pubblico e PIL è superiore al 60%. Come annunciato oggi dalla Commissione europea nella persona del Vice Presidente, Valdis Dombrovskis e dei Commissari al Bilancio, all'Economia e all'Occupazione, Guenther Oettinger, Pierre Moscovici e Marianne Thyssen, i valori dei parametri di riferimento sono stati ampiamente superati e quindi è molto probabile che il Consiglio decida, tra le varie misure, di intimare allo Stato membro in questione di prendere le misure per ridurre il disavanzo e di presentare relazioni secondo un caledario preciso, oppure applicare la sanzione di maggior rilievo che si concretizza nell'obbligo di un deposito infruttifero presso l'Unione europea.

Il 14 giugno il Consiglio, nella formazione "affari economici e finanziari" (ECOFIN), procederà ad un dibattito sugli aspetti di politica economica e finanziaria delle raccomandazioni specifiche per paese scaturite dall'esercizio del semestre europeo. Sarà in quella sede che il ministro Giovanni Tria cercherà di far valere le scelte di politica economica e finanziaria adottate per rilanciare la crescita e l'occupazione del nostro Paese e di rassicurare gli altri Stati membri della tenuta e la sostenibilità dei nostri conti pubblici.

 

* Il Consiglio dell'UE è l'istituzione decisionale europea composta dagli Stati (titolare del seggio è il rappresentante designato dallo Stato, abilitato a impegnare il governo dello Stato e ad esercitare il diritto di voto) che esercita funzioni di definizione delle politiche e di coordinamento alle condizioni stabilite nei trattati. Inoltre, esercita, congiuntamente al Parlamento europeo, la funzione legislativa e di bilancio.

** Dal 1° luglio la Presidenza del Consiglio dell'UE passerà dalla Romania alla Finlandia.

 

Autore: dott.ssa Ester Lucà

 



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