Glossario

Estratti delle definizioni disponibili sul sito della Commissione europea, Politica regionale (InfoRegio)

Accordo di partenariato (AP)
Per il periodo di programmazione 2014-2020, ciascuno Stato membro ha elaborato un Accordo di partenariato (AP) in collaborazione con la Commissione europea. Si tratta di un documento di riferimento per la programmazione degli interventi sostenuti dai Fondi strutturali e di investimento europei, al fine di allinearli agli obiettivi della strategia di crescita Europa 2020. L’accordo delinea la strategia e le priorità d’investimento prescelte dallo Stato membro interessato e fornisce un elenco dei programmi operativi nazionali e regionali (PO) che esso intende attuare, oltre alla dotazione finanziaria annuale destinata a ciascun PO.

Autorità di gestione 
Secondo quanto previsto dalla politica di coesione dell’UE per il 2014-2020, un’autorità di gestione è responsabile dell’amministrazione efficace e dell’attuazione dei programmi operativi. Il ruolo dell’autorità di gestione può essere svolto da un ministero nazionale, un’autorità regionale, un consiglio locale o qualsiasi altro ente pubblico o privato designato e approvato da uno Stato membro.
L’autorità di gestione è tenuta a inviare alla Commissione un rapporto annuale di esecuzione per ciascun programma operativo entro il 31 maggio di ogni anno. Tra le altre mansioni che le autorità di gestione sono chiamate ad adempiere, vi sono:

• garantire che le attività selezionate per gli aiuti rispettino i criteri previsti per il programma operativo
• garantire che i prodotti e i servizi cofinanziati siano conformi alle normative nazionali ed europee
• mantenere e registrare la contabilità, garantendo una rigorosa traccia di controllo
• assicurarsi che i risultati ottenuti da ciascun programma operativo siano valutati in maniera opportuna.

Cooperazione transnazionale
La cooperazione transnazionale promuove la creazione di partenariati altamente integrati, con una sfera d’influenza che travalica i confini nazionali in un’area di cooperazione transnazionale. Questi partenariati racchiudono e rappresentano diversi livelli di governo e amministrazione, coinvolgendo organismi del settore pubblico e privato, nonché differenti settori politici. Attraverso questi partenariati, i progetti di cooperazione transnazionale sono in grado di sviluppare, elaborare e attuare soluzioni condivise a problemi comuni e sfide che riguardano un’ampia fetta dell’area di cooperazione transnazionale interessata.
In generale, i progetti sono chiamati a proporre una visione di lungo termine, un’idea di ampio respiro che possa ispirare azioni strategiche, ad es. nell’ambito della protezione contro le inondazioni, degli affari marittimi, dei corridoi di trasporto intermodali, delle reti rurali e urbane, nonché dei sistemi di innovazione transnazionali e interconnessi.
I programmi di cooperazione transnazionale sono finanziati attraverso il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) nell’ambito dell’obiettivo «Cooperazione territoriale europea» della politica di coesione. Per il ciclo di programmazione 2014-2020, sono stanziati oltre 2,1 miliardi di EUR a favore della cooperazione transnazionale nel quadro degli aiuti di Interreg V-B.


Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR)
Il FESR è stato istituito nel 1975 e fornisce un sostegno finanziario allo sviluppo e all’adattamento strutturale delle economie regionali, ai cambiamenti economici, al potenziamento della competitività e alla cooperazione territoriale in tutta l’UE. Il FESR è uno dei cinque Fondi strutturali e di investimento europei (Fondi SIE). Il bilancio a la sua disposizione per il ciclo 2014-20 ammonta a oltre 250 miliardi di EUR. Il fondo sostiene i progetti svolti nell’ambito degli 11 obiettivi tematici della politica di coesione e si concentra in particolare su quattro priorità chiave:

• Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione
• Migliorare l’accesso, l’utilizzo e la qualità delle TIC
• Migliorare la competitività delle PMI
• Sostenere la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori.
Il FESR finanzia anche i progetti transfrontalieri, interregionali e transnazionali svolti nell’ambito dell’obiettivo della Cooperazione territoriale europea.

Fondo sociale europeo (FSE)
Istituito nel 1958, l’FSE rappresenta uno dei principali strumenti finanziari dell’UE a sostegno delle politiche nazionali volte ad aumentare l’occupazione e le opportunità d’impiego, a migliorare la qualità e la produttività sul lavoro, nonché a ridurre l’esclusione sociale e le disparità in termini di occupazione a livello regionale.
In quanto parte dei cinque Fondi strutturali e di investimento europei (Fondi SIE), l’FSE opera per raggiungere gli 11 obiettivi tematici definiti per i Fondi SIE per il ciclo di programmazione 2014-2020. Nello specifico, le priorità chiave dell’FSE sono:

• Promuovere l’occupazione sostenibile e di qualità e sostenere la mobilità dei lavoratori
• Promuovere l’inclusione sociale e lottare contro la povertà e qualsiasi forma di discriminazione
• Investire nell’istruzione, nella formazione, nella formazione professionale volta all’acquisizione di competenze e nell’apprendimento permanente
• Migliorare la capacità istituzionale delle autorità pubbliche e dei soggetti interessati e conseguire una pubblica amministrazione efficiente.

Fondi strutturali e di investimento europeo (FSIE)
Per il ciclo 2014-2020, la politica di coesione è finanziata attraverso i Fondi strutturali e di investimento europei (Fondi SIE). Questi ultimi comprendono cinque diversi fondi, disciplinati dal regolamento (UE) n.1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, noto come «regolamento disposizioni comuni».
I Fondi strutturali presentano due componenti: il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e il Fondo sociale europeo (FSE). Gli altri tre fondi che compongono i Fondi SIE sono: il Fondo di coesione, che sostiene esclusivamente gli Stati membri meno sviluppati, il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP).

Gestione condivisa
Vi sono due tipi principali di aiuti comunitari: i fondi gestiti a livello centrale, direttamente dalla Commissione europea, ad es. destinati alla ricerca, e i fondi caratterizzati da una gestione condivisa tra l’UE e gli Stati membri, ad es. i Fondi strutturali e il Fondo di coesione. L’UE affida la gestione di quest’ultimo agli Stati membri. La maggior parte degli aiuti comunitari comprende fondi che rientrano nella gestione condivisa dagli Stati membri.
Per i fondi in «gestione condivisa», la Commissione attualmente delega agli Stati membri l’attuazione dei programmi a livello nazionale. Questi ultimi, a loro volta, erogano gli aiuti ai beneficiari finali (ad es. società, agricoltori, comuni, ecc.). Ogni Stato membro ha la responsabilità primaria di creare un sistema di gestione e controllo conforme ai requisiti previsti dai regolamenti, garantendo che esso funzioni in maniera efficace, nonché di prevenire, individuare e correggere qualsiasi tipo di irregolarità. La Commissione svolge un ruolo di supervisione e garantisce che le disposizioni che regolano il sistema di gestione e controllo siano conformi alle normative pertinenti. A tal fine, essa verifica l’efficacia del funzionamento del sistema e adotta correzioni finanziarie, laddove necessario.

Obiettivi tematici
Per il ciclo di programmazione 2014-2020, i Fondi strutturali e di investimento europei, in particolare il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), il Fondo europeo sociale (FSE) e il Fondo di coesione, sostengono 11 priorità d’investimento, anche conosciute come obiettivi tematici:

1. Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione
2. Migliorare l’accesso, l’utilizzo e la qualità delle TIC
3. Migliorare la competitività delle PMI
4. Sostenere la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori
5. Promuovere l’adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la gestione del rischio
6. Preservare e proteggere l’ambiente e promuovere l’efficienza delle risorse
7. Promuovere il trasporto sostenibile ed eliminare colli di bottiglia nelle infrastrutture di rete chiavi
8. Promuovere l’occupazione sostenibile e di qualità e sostenere la mobilità dei lavoratori
9. Promuovere l’inclusione sociale e lottare contro la povertà e qualsiasi forma di discriminazione
10. Investire nell’istruzione, nella formazione, nella formazione professionale volta all’acquisizione di competenze e nell’apprendimento permanente
11. Migliorare la capacità istituzionale delle autorità pubbliche e dei soggetti interessati e conseguire una pubblica amministrazione efficiente.

Tali obiettivi intendono focalizzare i fondi della politica regionale su settori che generano i massimi benefici per i cittadini, creando sinergie tra i progetti finanziati ed evitando una frammentazione eccessiva dei fondi.

Programma operativo (PO)
I programmi operativi sono piani dettagliati in cui gli Stati membri definiscono le modalità di spesa dei contributi dei Fondi strutturali e di investimento europei (Fondi SIE) per il periodo di programmazione in corso. Possono riferirsi a una regione in particolare (PO Regionale) oppure riguardare un obiettivo tematico di interesse nazionale (PO Nazionale, ad es. l’ambiente). Per l’obiettivo «Cooperazione territoriale europea» vengono elaborati programmi operativi transfrontalieri o interregionali.
Gli Stati membri presentano i propri programmi operativi sulla base degli Accordi di partenariato sottoscritti. Ciascun programma operativo specifica quale degli 11 obiettivi tematici che guidano la politica di coesione per il ciclo 2014-2020 saranno perseguiti grazie agli aiuti destinati al programma.

Programmazione
La programmazione si riferisce al meccanismo amministrativo utilizzato per perseguire gli obiettivi dei Fondi strutturali e di investimento europei. I programmi pluriennali – noti come programmi operativi – garantiscono coerenza e continuità per l’intero periodo di sette anni. I programmi interessano specifiche aree geografiche a livello internazionale, nazionale o decentrato, a seconda delle disposizioni governative adottate. Tra gli obiettivi dei programmi, vi sono: l’identificazione delle priorità strategiche e delle azioni indicative, la definizione degli stanziamenti e la descrizione dei sistemi di controllo e gestione. L’attuale ciclo di programmazione è stato avviato nel 2014 e durerà fino al 2020.

Ultimo aggiornamento: Fri May 18 12:19:33 CEST 2018
Data creazione: Fri Mar 16 15:22:38 CET 2018

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